lug
14
2014

Annuncio generoso

         Se di Dio la Scrittura attesta che “in principio è il Verbo” dell’uomo si può dire “in principio è l’ascolto”, ed è a quest’atteggiamento che la Parabola evangelica del  Seminatore (Mt 13, 1-23) ci riporta.
         Gesù ha innanzi molta folla tanto che sale su una barca allontanandosi giusto un po’ da riva per potere parlare ed essere ascoltato. A lui non importa “soltanto” il parlare, non dice per farsi grande, il suo Annuncio è funzionale ad un ascolto, parla per guarire e donare una Parola di vita all’ umanità delusa, smarrita o spenta interiormente.
       Perdere l’ascolto della Parola di Dio equivale ad affrontare la vita in superficie, e questo non nutre ma è mera routine che porta a fare tante cose prive di “gusto”, anche se l’affaccendarsi potrebbe chiamarsi “Missione di strada”. È proprio il tipo di superficie che fa la differenza, prima di arrivare per strada il Vangelo deve avere solcato le vite di quanti lo portano, altrimenti non si tratta di Annuncio ma di informazione relativa alle cose di Dio.More...

lug
14
2013

Moribondi o amanti della vita?

     I Missionari di Strada oggi si ritrovano per una giornata di fraternità e condivisione a Termini Imerese. E la connotazione a questo incontro viene data proprio dal Vangelo di questa domenica: la parabola del Samaritano descritta da Lc 10, 25-37.
         Il racconto di Gesù scaturisce dalla domanda di un Dottore della Legge che gli chiede cosa fare per ereditare la vita eterna, la felicità per tutta la vita. Gesù lo invita a ricordarsi della Legge e lui vi scorge la regola dell’amore, verso Dio ed il prossimo. A quel punto Gesù gli dice “fa questo e vivrai”, proprio simile atteggiamento procura la vita, tutto il resto invece da morte ed infelicità.
         Il Dottore della Legge però non cerca tanto di scoprire come essere felice, forse pensa di saperlo già e, di fatto, entra in competizione con Gesù come a volerlo cogliere incapace di rispondere. Cerca di intellettualizzare la Parola di Dio, imbrigliarla entro schemi e ragionamenti. Questo non significa accogliere Dio nella propria vita bensì mantenerlo distante, pretendere di tenerlo sotto controllo per non lasciarsi inquietare da Lui!
         Eppure fa una domanda interessante che apre al racconto della parabola del samaritano: “chi mi è vicino?”. Chi mi si avvicina e, implicito, mi ama? La domanda è importante perché noi umani cerchiamo persone che possano amarci e a quel punto cerchiamo contraccambiare l’amore ricevuto. In realtà non saremo capaci di un amore pienamente gratuito fino a quando non avremo sperimentato questo da parte di qualcuno che si dona a noi. 
         Gesù, allora, racconta di un uomo che voltando le spalle a Gerusalemme se ne va verso Gerico. È il movimento proprio di chi si allontana da Dio, dalla sua città,  e si rivolge a Gerico luogo di bramosie, da Israele definito luogo impuro. È la vicenda dell’uomo che si nasconde da Dio rivolgendosi ad altri espedienti e che poi finisce con il ritrovarsi solo per terra, moribondo. È l’essere umano che sperimenta il suo fallimento a motivo del peccato.More...

giu
8
2013

Riscoprire il Dono della vita

         L’immagine che ci viene proposta dal Vangelo (Lc 7, 11-17) di questa domenica è quella di un Incontro: tra un corteo di vita ed un corteo di morte. Gesù insieme ai discepoli e ai testimoni degli eventi di misericordia da Lui operati va verso una Città, Nain. C’è il muoversi di Dio che è un cercare gli angoli più oscuri, tenebrosi, della vicenda umana. Lui vuole incontrare l’uomo perduto, afflitto, tormentato dal dolore e dal fallimento totale qual è la morte.
        Dio è cercatore, non si rassegna, e in questo caso trova una persona che rappresenta quanto di più grave possa accadere all’umanità, pertanto rappresenta tutti chi ha sofferto poco così come chi ha sofferto molto e, in ogni caso, rappresenta tutta l’umanità che si confronta con il dramma della morte. La donna ha perso gli affetti più cari, il marito ed il figlio e ora sta accompagnando quest’ultimo all’uscita della città. C’è una tristezza, una mestizia nella vita umana che è data da una consapevolezza: tutto passa, le opere, ciò che posso fare, quello che posso costruire, le stesse persone che conosco e che amo, tutto passa! Ora fare uscire dalla città, significa fare uscire dalla propria quotidianità, la città è il luogo in cui si vive, mettere fuori equivale ad escludere. Pensiamo all’annosa questione dell’immigrazione, li espatriamo per non averli più innanzi ed è un modo per tenerli fuori dalla nostra vita, farli morire per noi e, di fatto, sappiamo di molti che sono morti attraverso questa ri-consegna alla Nazione di provenienza.
        Tornando all’episodio evangelico Gesù sta per entrare in città, il suo entrare nella nostra quotidianità è un portare vita nuova, permette la riscoperta di tutto, opere ed eventi, in funzione della vita. Allora la vita non sarà più “tempo da far fruttare economicamente”, ricerca per ottenere potere, posizione, o un nome sociale per dimostrare che si ha diritto a vivere e che si è persone importanti, o ancora scalata per arrivare a convincersi che la propria vita ha avuto un senso: “ho fatto grandi cose e per questo la mia vita è stata piena”. Lui restituisce dignità ad ogni cosa, ad ogni persona, nulla è perduto se è nel Bene, ciò che è frutto dell’Amore è eterno. More...

mag
26
2013

"Me l'aspettavo": il sorriso di don Pino

         Stiamo vivendo in questi giorni un’esperienza straordinaria, il nuovo raduno dei Missionari di Strada è segnato da due Eventi-segno del tutto straordinari la beatificazione di don Pino Puglisi che abbiamo celebrato stamane e la solennità della Santissima Trinità propria di questa domenica.
In entrambi gli eventi in modo straordinario ci viene rivelato il volto di Dio. La relazione che Lui stabilisce e desidera avere con ogni essere umano, la sua conoscenza che è, al contempo, conoscenza di noi stessi e della nostra identità.
         In primo luogo per conoscere Dio bisogna comprendere quel che è stato detto e rivelato da Gesù, bisogna comprendere come l’amore resta vivo in questo mondo, infatti guardando Gesù qualcuno potrebbe dubitare che chi dona possa trovare gioia o esprimere appieno la sua vita.
         Il brano del Vangelo di questa domenica, Gv 16, 12-15, racconta di come gli apostoli accolgono la consegna di Gesù. Lui ha detto che di lì a poco sarebbe andato via da loro e questo è colto come la fine di tutto, il cuore è triste perché leggono l’offerta di Gesù ed il suo affrontare la persecuzione come luogo di morte. Gesù rivela loro che il “dove” non è la tomba ma il ritorno al Padre e ancora, dopo l’evento della Resurrezione, quando i discepoli cercheranno Gesù tra i morti, Lui ricorderà loro quanto aveva preannunciato.
           È lo Spirito Santo che permette di cogliere la Verità e cioè di svelare ciò che ingabbia e uccide proprio perché peccato. L’offerta di Gesù diventa così svelamento della logica del male che perde il suo potere, tutti potremmo sentirci minacciati dalla tentazione di perdere la vita, di non valere abbastanza, ed è quando assecondiamo questa insinuazione che aderiamo alle logiche di potere, di egocentrismo, di competizione con l’altro riconosciuto quale rivale e non come fratello.
          Consegnandosi Gesù mostra che la logica dell’amore è superiore al male ed è l’unica logica vera, che cioè realizza l’eternità. Il male invece promette l’eternità felice ed in realtà procura l’infelicità eterna. Per passare dalla logica di competizione a quella della comunione è necessario non cercare di essere importanti, i primi, ma interessarsi all’altro, cercare di fare primeggiare l’altro proprio perché amato. È la logica di competizione a ferire le relazioni fraterne, basti pensare alla vicenda di Caino e Abele, ove il primo invidia che l’offerta del fratello sia gradita a Dio. Legge, infatti, questa gioia e accoglienza del Padre quale principio di disparità e non d’amore. More...

feb
14
2012

Nuovo raduno dei Missionari di strada a Salemi. Sabato 25 febbraio

   I Missionari di strada tornano in piazza a Salemi dopo cinque anni. Nuovamente la via Marsala sarà animata e colorata di fucsia dai giovani missionari dell'Assoc. Camminare Insieme  per dare avvio alla Missione popolare accolta nella parrocchia Maria Santissima della Confusione in Salemi.

    Nella parrocchia dei Frati Cappuccini infattti per tutta la settimana, dal 26 febbraio al 4 marzo, frati, suore, terziari francescani e missionari di strada condivideranno tempi di riflessione, celebrazioni, visite agli ammalati, momenti di festa per riscoprire la bellezza ed il valore della vita cristiana.

      Fate quello che vi dirà è il titolo della missione che vedrà coinvolta tutta la parrocchia. I missionari di strada con l'animazione in via Marsala sabato 25 sera introdurranno la missione che sarà ufficialmente aperta con il mandato che sarà dato dal Vescovo Mons. Domenico Mogavero durante la solenne Concelebrazione Eucaristica di domenica 26 alle ore 18.00.

      P.S. Speciale giovani:

- 25 sera dalle 20.00 alle 2.00 animazione in via Marsala,

- per tutta la settimana dal 27 al 3, incontri ogni sera alle ore 21.00 nel salone della parrocchia,

- ogni pomeriggio possibilità di dialogare o confessarsi con un frate.

    Il resto? Vieni e vedi!

gen
7
2012

Peregrinatio della Reliquia di Santa Chiara a Porto Empedocle, animazione dei Missionari di strada

 Sabato 14 gennaio ci ritroveremo a Porto Empedocle in occasione della peregrinatio delle reliquie di Santa Chiara, per celebrare Eucarestia alle ore 18.00 in Chiesa Madre e per vivere la serata di animazione di strada in piazza Italia e Via Roma ad opera dei Missionari di strada. Si invitano tutte le equipe a coordinarsi per organizzare al meglio l'evento.

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