mar
13
2016

I punti di vista che donano vita

   Interessante notare che in questa domenica, quinta di Quaresima, la liturgia si soffermi su una pagina del Vangelo (Gv 8, 1-11) così provocante, in cui Gesù dà scandalo ai benpensanti che gli stanno attorno. In realtà loro avevano teso un tranello al Maestro, proprio perché chiedendo se fosse o meno lecito condannare a morte l’adultera in realtà stavano tramando, proprio, la morte di Gesù!

Se Lui avesse risposto di essere favorevole poteva essere denunciato al tribunale romano al quale spettava l’autorità sulla eventuale condanna a morte, se si fosse opposto allora scribi e farisei avrebbero potuto aizzare il popolo contro di Lui perché contrario alla Legge, la quale peraltro prevedeva la lapidazione di chi si fosse opposto ad essa.More...

feb
14
2016

Dalle premesse dipende l'orizzonte di vita

          Cosparsi di cenere sul capo siamo entrati nel cammino quaresimale come ad indicare che fare i conti con la fragilità della nostra vita è presupposto per camminare. Non si tratta certo di un fare vittimistico ma della consapevolezza propria del credente che riconosce la straordinaria opera di Dio nella propria vita. La Quaresima, appunto, è tempo di riscoperta e di approfondimento del dono d’amore ricevuto da Cristo Gesù.

           Oggi, prima domenica di Quaresima, sostiamo dinanzi alla pagina delle tentazioni (Lc 4, 1-13). Gesù dopo il battesimo nel Giordano, segno di solidarietà con tutta l’umanità, con la “potenza” dello Spirito è condotto nel deserto.More...

feb
7
2016

Attraversare la vita

    Credo che la pagina evangelica (Lc 5, 1-11) di questa domenica abbia una rilevanza particolare per la storia della Chiesa e per il ricordo che ciascun cristiano è chiamato a tenere nel cuore.

    Si tratta del racconto della “prima ora” dei discepoli quando, cioè, è arrivato Gesù nella loro vita. Ritengo, a tal proposito, che Francesco il Vescovo di Roma, quale successore di Pietro, abbia tenuto conto proprio di questa pagina, così come il racconto giovanneo della stessa scena vissuta dopo la Pasqua, per indire il Giubileo della Misericordia quale esperienza di memoria comunitaria del sentimento di Dio.

      Anche l’evangelista Luca, nel raccontare i particolari di quell’incontro, ha innanzi a sé una Comunità che sperimenta la fatica di ogni giorno e che va rincuorata nell’alzarsi dopo le cadute, facendosi forte della compassione di Dio. Lo sappiamo bene, non basta lo slancio umano nel seguire Gesù, è necessaria l’azione della Sua grazia per mantenersi fedeli a quella chiamata.More...

gen
31
2016

Quale sarà il tuo OGGI?

      Una pagina di profonda tenerezza è quella che apre la Parola di Dio di questa IV domenica del tempo ordinario con la dichiarazione che Dio fa a Geremia: «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto» (Ger 1, 4ss).

     Pensare che il Padre vive in attesa dei figli che ancora non sono, è il desiderio di Dio a precedere la vita di ogni essere umano!

      Sentirsi desiderati è la forza che regge la vita di ogni persona e questo riconoscimento legittima la missione che, successivamente, Dio affida: «oggi io faccio di te come una città fortificata… contro tutto il paese». Seppure a primo acchito potrebbe passare un’immagine guerresca in realtà è una chiarificazione che permette di dare ordine e forza alle cose della vita.

     Fino a quando cercheremo nell’altro il riconoscimento che solo Dio può attribuirci, l’esistenza trascorrerà in una sorta di mendicanza e, conseguentemente, aggressività per la delusione ricevuta.More...

gen
10
2016

Riconoscersi nella precarietà

       La festa del Battesimo di Gesù che celebriamo in questa domenica, ci rivela in modo nuovo il mistero del Natale. Se la nascita di Gesù manifesta l’ingresso di Dio nella precarietà umana, il battesimo rappresenta il Suo avvicinarsi fino alla comunanza (nel senso di “prendere su di sé”) con il peccato dell’uomo.

      Gesù è già entrato nella storia dell’umanità, Dio si è già compromesso, ha già assunto un corpo di carne, ha già mutato la sua condizione eterna, ed ora esplicita ulteriormente fino a che punto sarà disposto a sostenere la relazione con la creatura!More...

gen
1
2016

La responsabilità di generare

        È un gesto di affidamento fiducioso il cominciare il nuovo anno con la celebrazione della solennità di “Maria Madre di Dio”. Prima di tutto il titolo mariano ci dice la grandezza di Gesù, Lui è Dio ed è per questo che Maria assumerà tale attributo e, in secondo luogo, indicarla quale “Madre” mostra la ricerca, in lei, di orientamento per la propria vita.

       Maria, ci rendiamo ben conto, non è stazione di arrivo, lei è “stazione di passaggio” cioè mediatrice che porta al Signore e rigenera alla vita di misericordia.More...

nov
8
2015

L'Occasione della vita

        La vita è sempre Occasione, per l'umile anche la debolezza diventa forza. Due donne ci interpellano oggi, la Parola di Dio ci mette innanzi le gesta di due creature che osano rispondere alla chiamata di Dio non fuggendo dal proprio quotidiano, fidandosi pur passando per la prova. Anzi, dai due racconti si evince che la prova diventa il luogo privilegiato per abbandonarsi pienamente a Dio e lasciarci portare oltre.More...

nov
1
2015

L'Eternità non è magia

       La giornata di oggi, malgrado halloween abbia preteso coprirne il senso, è segnata da una celebrazione paradossale. La Festa di Tutti i Santi è provocazione per questo mondo, celebrazione della meta che viene a dare significato alle cose della vita. Proprio dal traguardo che ci si prospetta, l’esistenza prenderà un percorso piuttosto che un altro!More...

ott
24
2015

L'inquietudine che ridesta dal sonno

        Il cieco di Gerico mostra l’inquietudine dell’animo umano, quella tensione interiore che fa anelare ad una condizione diversa: dall’essere cieco rassegnato nella mendicanza, all’essere cieco desideroso di trovare luce nel Signore. Non è l’inquietudine vittimistica di chi si ripiega in se stesso e dispera, perché nessuno si accorge di lui, ma è il desiderio di vita buona che fa della vita una ricerca di senso profondo al di là delle ferite o degli errori commessi.

        La consapevolezza della propria fragilità, infatti, può diventare punto di forza per andare incontro all’altro con umiltà di cuore. È quel che accade a quest’uomo divenuto cieco, sappiamo come nella Scrittura la cecità ha un’implicanza spirituale, cieco è l’uomo che vive nel peccato e non ha la Parola di Dio quale luce per il suo cammino.More...

ott
18
2015

L'importanza delle domande

              “Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo!...” (Mc 10, 35-45). Già rivela un programma di vita questa richiesta che Giovanni e Giacomo rivolgono a Gesù, la pretesa di piegare Dio al proprio volere credendo, oltretutto, di avere dei “suggerimenti” da dare a Dio.More...

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