feb
1
2015

L'autorità non viene dal potere

    La vita sovente si misura con i giochi di potere, ma non sono essi a dare autorità alla propria esistenza. Nel Vangelo di questa IV Domenica del Tempo Ordinario, (Mc 1, 21 – 28), troviamo Gesù che entra nella sinagoga di Cafarnao per dare un insegnamento nuovo. È dalla fede in Dio che Gesù parte, proprio perché è dal rapporto con Dio che dà direzione alla propria vita.More...

gen
25
2015

Oggi è il tempo!

   Il Vangelo di questa domenica (Mc 1, 14-20) si apre con un’affermazione prorompente: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo”. Non c’è più da aspettare, non c’è un altro tempo ma l’ora è questa!More...

gen
11
2015

Essere fecondi in Cristo

   Oggi la celebrazione del Battesimo del Signore viene ad interpellare il mondo cattolico chiedendo fecondità di vita, testimonianza di luce nuova per illuminare la terra. Quale lo spessore della nostra fede? A chi è rivolta e quale è il senso della nostra vita? Come può essere segno per l’umanità la testimonianza cristiana quando proprio in queste ore apprendiamo dell’ennesimo eccidio in Nigeria, circa 2000 vittime, per mano dell’integralismo islamico.
Domande che trovano ulteriore riscontro dal confronto con la pagina del Vangelo (Mc 1, 7-11)  di questa domenica, sobria ed eloquente, densa di significato e già preparata dalle parole di Isaia 55. Il profeta invitava a cercare nutrimento nel Signore cessando di impiegare le proprie energie verso ciò che non nutre. More...

gen
6
2015

Epifania: sentire la vita quale scoperta di un Dono.

   Il Vangelo di oggi, Solennità dell’Epifania del Signore, ci appare con un fascino particolare: quello del Natale che incrociando il cammino dell’umanità chiede di entrare nella logica del Dono.
       I primi testimoni di questo crocevia, divino e umano, sono proprio i Magi, uomini che dall’oriente si spingono avanti alla ricerca della Luce, quella vera. Anche a loro non bastano gli astri, non sono fermi alle luci che illuminano il mondo ma scrutano i segni per andare oltre ed abbeverarsi alla sorgente dell’esistenza. Ci rendiamo ben conto, con loro, che le tante soddisfazioni della vita non riescono ad estinguere la profonda nostalgia del Bene, si tratta di un desiderio che solo l’incontro con il Signore può colmare. More...

gen
4
2015

Destarsi dalle luci per vedere la Luce

    Torna oggi la pagina del prologo di Giovanni (Gv 1, 1 - 18) attraverso cui l’evangelista ci racconta il senso della nascita di Gesù. Sembra che il quarto Vangelo appositamente eluda i racconti della natività per aprirci ad una Verità nascosta che, altrimenti, potrebbe rimanere taciuta perché presi dalle immagini più esteriori.  Come, ad esempio, se l’animazione, durante la Missione di Strada, acquisisse più importanza dell’Adorazione serale.More...

dic
25
2014

Natale è chiamata a custodire la Vita

    La celebrazione del Natale a primo acchito ci rimanda proprio alla responsabilità che abbiamo delle reciproche vite, ciascuno chiamato a custodire la vita altrui. Gesù sarà custodito prima di tutto da Maria e Giuseppe e, al contempo, Lui custodirà tanti che incontrerà lungo il cammino fino a donarsi dalla Croce all’umanità intera.
Il pensiero torna, questa sera, al presepe di Betlemme, cioè a quel luogo definito da un recinto come una mangiatoia o una greppia, l’unico luogo ove trovò posto e custodia il Figlio di Dio che veniva nel mondo.More...

dic
21
2014

Maria e la fecondità della vita

      Chi è Maria? Oggi il racconto dell’annunciazione (Lc 1, 26-38) ce la presenta attraverso il suo dialogo con l’angelo Gabriele. La proposta che le viene fatta è disorientante, spiazza in quanto si tratta di un nuovo progetto di vita. È turbata Maria, domanda il senso di quella proposta, si chiede come sia possibile che Dio desideri realizzare un così grande progetto per mezzo di lei, che si ritiene “umile” cioè povera.More...

dic
13
2014

L'Evangelizzazione: dalle aspettative al desiderio

   L’Evangelizzazione scaturisce dall’avere accolto la Luce che ha illuminato le nostre vite e proprio il Vangelo di questa III Domenica di Avvento ci rimanda al senso di questa esperienza.
Si, è un chiaro invito a riconoscere chi siamo e chi è Dio che si rivela a noi. Chiarificare la propria identità permette di aprirsi al Signore con fare nuovo,infatti, più ci si confonde in merito a chi siamo e più è difficile volgersi al Creatore.
        Giovanni dà testimonianza alla Luce, è questa la prima identità dell’uomo: ricordare la Luce. È proprio bella questa espressione in quanto la Luce rappresenta l’amore di Dio, il suo donare vita, il suo relazionarsi con misericordia. Ricordare la Luce, con la propria vita, equivale ad attestare di essere dono, di essere desiderati e, nel caso specifico, frutto di un amore disinteressato che vuole dare dignità fino al Cielo stesso: sentirsi riconosciuti quali figli.
        Il Testimone, inoltre, non “afferra” la Luce maMore...

dic
8
2014

L'occasione della vita dipende dall'Amen che professiamo

              E’ un segno che i Missionari di Strada abbiano ripreso il loro cammino alla vigilia dell’Immacolata nella Chiesa di Danisinni. Racconteremo appresso dell’esperienza di formazione e preghiera fatta lo scorso pomeriggio, ci soffermiamo ora, sulla Parola che la liturgia ci consegna quest’oggi, Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria.
         Inizia con una domanda che attraversa, dalle Origini, la storia dell’umanità di ogni tempo: “Adamo dove sei?”. È la domanda di un Dio che non si arrende innanzi al nascondimento dell’uomo, il desiderio dell’amante che accetterà di chinarsi fino agli abissi per ritrovare l’amato, cioè ogni essere umano!More...

nov
30
2014

Recuperare il senso dell'Attesa

   Iniziamo questo tempo di Avvento con un respiro ecumenico: "Celebrare l'Avvento, significa saper attendere, e l'attendere è un'arte che, il nostro tempo impaziente, ha dimenticato. Il nostro tempo vorrebbe cogliere il frutto appena il germoglio è piantato; così, gli occhi avidi, sono ingannati in continuazione, perché il frutto, all'apparenza così bello, al suo interno è ancora aspro e, mani impietose, gettano via, ciò che le ha deluse. Chi non conosce l'aspra beatitudine dell'attesa, che è mancanza di ciò che si spera, non sperimenterà mai, nella sua interezza, la benedizione dell'adempimento". Risuonano ancora con grande attualità queste parole pronunciate da Dietrich Bonhoeffer, il 2 dicembre 1928, durante il Sermone sulla prima domenica di Avvento.More...

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