lug
6
2014

Riconoscersi piccoli per osare in grande!

      In questa domenica la Parola che ci viene consegnata provoca i criteri umani ricordandoci la forza che viene dall’umiltà.
          Così  Zaccaria proferisce: “Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina. Farà sparire il carro da guerra…”.

         Ma come? Si parla di un re e questi lo si presenta come un condottiero che cavalca un asino? È il cavallo a portare il re in guerra fino ad uscirne vittorioso proprio per le sue prestazioni e la sua velocità. È un po’ come oggi che si valuta la qualità di una persona a partire dalla velocità con cui realizza molte cose in poco tempo! In fondo anche le battaglie e le vittorie in guerra allora, così come oggi, erano una questione economica, vincere significava far soldi.More...

mag
26
2013

"Me l'aspettavo": il sorriso di don Pino

         Stiamo vivendo in questi giorni un’esperienza straordinaria, il nuovo raduno dei Missionari di Strada è segnato da due Eventi-segno del tutto straordinari la beatificazione di don Pino Puglisi che abbiamo celebrato stamane e la solennità della Santissima Trinità propria di questa domenica.
In entrambi gli eventi in modo straordinario ci viene rivelato il volto di Dio. La relazione che Lui stabilisce e desidera avere con ogni essere umano, la sua conoscenza che è, al contempo, conoscenza di noi stessi e della nostra identità.
         In primo luogo per conoscere Dio bisogna comprendere quel che è stato detto e rivelato da Gesù, bisogna comprendere come l’amore resta vivo in questo mondo, infatti guardando Gesù qualcuno potrebbe dubitare che chi dona possa trovare gioia o esprimere appieno la sua vita.
         Il brano del Vangelo di questa domenica, Gv 16, 12-15, racconta di come gli apostoli accolgono la consegna di Gesù. Lui ha detto che di lì a poco sarebbe andato via da loro e questo è colto come la fine di tutto, il cuore è triste perché leggono l’offerta di Gesù ed il suo affrontare la persecuzione come luogo di morte. Gesù rivela loro che il “dove” non è la tomba ma il ritorno al Padre e ancora, dopo l’evento della Resurrezione, quando i discepoli cercheranno Gesù tra i morti, Lui ricorderà loro quanto aveva preannunciato.
           È lo Spirito Santo che permette di cogliere la Verità e cioè di svelare ciò che ingabbia e uccide proprio perché peccato. L’offerta di Gesù diventa così svelamento della logica del male che perde il suo potere, tutti potremmo sentirci minacciati dalla tentazione di perdere la vita, di non valere abbastanza, ed è quando assecondiamo questa insinuazione che aderiamo alle logiche di potere, di egocentrismo, di competizione con l’altro riconosciuto quale rivale e non come fratello.
          Consegnandosi Gesù mostra che la logica dell’amore è superiore al male ed è l’unica logica vera, che cioè realizza l’eternità. Il male invece promette l’eternità felice ed in realtà procura l’infelicità eterna. Per passare dalla logica di competizione a quella della comunione è necessario non cercare di essere importanti, i primi, ma interessarsi all’altro, cercare di fare primeggiare l’altro proprio perché amato. È la logica di competizione a ferire le relazioni fraterne, basti pensare alla vicenda di Caino e Abele, ove il primo invidia che l’offerta del fratello sia gradita a Dio. Legge, infatti, questa gioia e accoglienza del Padre quale principio di disparità e non d’amore. More...

mag
4
2013

Fare spazio è mostrare il "Sorriso" di Dio

    Il Vangelo di questa domenica (Gv 14, 23-39) continua a rivelare l’umiltà di Dio infatti incontriamo Gesù il quale dice di stare preparando un posto presso il Padre e pertanto non lascia orfani i suoi.
         È interessante questo accostamento, non avere posto è un po’ come restare orfani mancare di un Padre. La paternità di Dio si esprime con il fare spazio, dare posto ai figli, è questa la logica dell’amore. Sorprende pensare che alla sua nascita Gesù non trova un posto, “non c’era posto per loro in un alloggio”, l’umanità deve ancora imparare che cosa significa far posto!
         Ama chi non occupa tutto, ma chi fa spazio all’altro, lo accoglie dentro di sé, nella sua di vita. Così è di Dio che ha fatto spazio nella sua vita, anche nella sua relazione intima ove non c’è più soltanto il Padre, il Figlio e lo Spirito, ora all’interno di questa relazione trova spazio l’intera umanità. Pensiamo “semplicemente” all’Evento dell’Incarnazione, da quando Dio si è incarnato non è più lo stesso! Cioè ha accettato di vincolarsi intimamente con la creatura, di favorire una vicinanza estrema, tanto che ancora oggi quando il popolo dei battezzati si riunisce a celebrare Eucarestia ecco che Lui si rende presente, il popolo ha la capacità di rendere presente Dio.More...

dic
3
2012

Celebrare l'Avvento

      "Celebrare l'Avvento, significa saper attendere, e l'attendere è un'arte che, il nostro tempo impaziente, ha dimenticato.

      Il nostro tempo vorrebbe cogliere il frutto appena il germoglio è piantato; così, gli occhi avidi, sono ingannati in continuazione, perché il frutto, all'apparenza così bello, al suo interno è ancora aspro, e, mani impietose, gettano via, ciò che le ha deluse.

     Chi non conosce l'aspra beatitudine dell'attesa, che è mancanza di ciò che si spera, non sperimenterà mai, nella sua interezza, la benedizione dell'adempimento".

                                     (Dietrich Bonhoeffer, dal Sermone sulla I                                      domenica di Avvento, 2 dicembre 1928)

set
15
2012

Professare la fede in Cristo è questione di sequela

        In questa Domenica meditiamo una pagina evangelica molto eloquente. Si tratta della professione di fede da parte di Pietro a Cesarea di Filippo, raccontata dal Vangelo di Marco 8, 27 – 25. 
         È un dialogo quello tra Gesù e i suoi discepoli, ed in particolare con Pietro, che avviene in una città particolare Cesarea di Filippo. Il luogo degli eventi è sempre evocativo di senso. È una città ricostruita nel 2 a. C., dall’allora tetrarca Filippo figlio di Erode il Grande, che intitolò così la città in onore dell’imperatore Augusto.
        Una città pertanto che con le apparenze e le etichette vorrebbe indicare il potere e la grandiosità dell’imperatore, del Re del tempo. Un luogo lontano da Gerusalemme, vicino al mare, sarà il posto più lontano dove arriverà Gesù e da lì inizierà il viaggio verso Gerusalemme.
        Interessante notare questa lontananza spaziale ed evocativa, rispetto al Tempio di Gerusalemme, il cuore della fede d’Israele, sarà proprio questo il luogo privilegiato dell’incontro con Dio. È proprio da lì che Gesù vuole partire per attestare la sua signoria e, quindi la sua missione. Identità e missione di vita sono un tutt’uno e mi pare significativo che Gesù voglia annunziare questa nel luogo più lontano, come a dire che per riconoscere Dio, per coglierne la Presenza non è necessario trovarsi nel luogo più raccolto e vicino a Lui quale potrebbe essere una Chiesa o la conclusione delle preghiere quotidiane, Lui si manifesta a partire dall’abisso dell’uomo. I luoghi della disperazione, del buio più profondo, dello scoramento e della tristezza, quei luoghi in cui l’umano si pensa lontano da Dio. È proprio da lì che si può riconoscere Dio quale signore della propria vita.
        O si impara a riconoscerlo in quei luoghi o non sarà autentico riconoscerlo nei luoghi del quieto vivere, della felicità garantita dal benessere e dai privilegi della vita. More...

lug
17
2012

E...STATE CON TERMINI

  “Estate con Termini” è una missione promossa ed organizzata dai Missionari di strada del Servizio di Pastorale giovanile dei Frati Cappuccini e delle Suore Cappuccine di Palermo, e dall’Associazione “Camminare Insieme” in collaborazione con la fraternità OFS della Madonna della Catena in Termini Imerese. 
        La Chiesa che troverai per strada è composta da 150 missionari provenienti da tutta la Sicilia e da Napoli. Giovani francescani che annunziano il dono e la bellezza della vita in un clima di festa e di animazione proprio dello spirito francescano.  

        Con le varie forme di espressione artistica si vuole raccontare il valore dell’incontro, della solidarietà in un tempo di crisi, della condivisione e dell’importanza di ciascuno.
Durante tutta la settimana potrai sostare e giocare insieme a clown, artisti, mimi, musicisti, giocolieri, lungo le strade ed in spiaggia, o fermarti per un tempo di riflessione, di dialogo, di preghiera nella Tenda in via Belvedere o assistere agli spettacoli serali sul palco in piazza Duomo.
        La Missione inizierà con la Veglia di domenica 5 agosto alle ore 21.20 alla Tenda in via Belvedere. Lì  ogni sera celebreremo l’Eucarestia alle ore 19.00 e dalle  22.00 in poi seguirà l’Adorazione Eucaristica per concludersi alle 2.00 della notte. Al contempo saranno sempre disponibili diversi religiosi e sacerdoti per le confessioni ma anche per un semplice ascolto o dialogo.
        Di mattina in spiaggia si svolgerà l’animazione con tanti giochi, ed ogni sera si allestirà uno spettacolo di arte di strada in Via Belvedere Principe di Piemonte, Via Circonvallazione Castello, fino a Piazza Duomo. Al contempo sul palco, in Piazza Duomo, ogni sera si avvicenderanno numerosi artisti.
        Sabato 11 Solennità di S. Chiara, alle ore 19.00 la fraternità parteciperà alla S. Messa presieduta da Mons. Calogero Peri, presso la Chiesa del Monastero di S. Chiara. Di notte l’animazione si sposterà nel Corso Umberto e Margherita ove si svolgerà la “notte bianca”. La Chiesa di San Giuseppe rimarrà aperta per tutta la notte ove sarà possibile sostare in adorazione o accostarsi al sacramento della Riconciliazione.
        Ti invitiamo a partecipare a questo Evento di festa e di comunione ove insieme potremo condividere intensi momenti di vita. 

apr
1
2012

Umile cavalcatura per mostrare la regalità

    Nelle vie delle nostre città oggi è possibile scorgere processioni festanti ove vengono sventolati ramoscelli d’ulivo segno di quella vicenda che ancora resta di difficile comprensione. È la domenica delle palme che per la chiesa celebra l’ingresso di Gesù in Gerusalemme ove avrà compimento la sua missione di vita. Sembra paradossale il modo scelto dal Messia per arrivare alla città santa. Certo tutti conosciamo la storia di re, fieri condottieri, che entravano nelle città a loro sottomesse portati da cavalli, ma di re che entravano cavalcando un giovane puledro d’asina certo la storia non ne parla.
     La storia antica ama mostrare le grandi gesta di vincitori ed il cavallo con il quale si andava in guerra certo ne era il segno più emblematico. È follia credere che si possa avviare un profondo processo di cambiamento abbandonando la logica di potere, di competizione o di dominio sull’altro. Proprio il segno dell’umile cavalcatura viene immediatamente a mostrare l’intenzione di Gesù. More...

feb
5
2012

Ripartire dalle nostre Case

 Oggi la Chiesa medita un passo del Vangelo secondo Marco (1, 29ss) che a primo acchito sembrerebbe ritrarre una scena di estrema ordinarietà quasi da rimanere perplessi sulla importanza di averla annotata. Si tratta della guarigione di una donna, la suocera di Pietro, dalla febbre. Ma come mai per l’evangelista e per Gesù questo episodio sarebbe così rilevante tanto da aprire la serie di guarigioni che Gesù compirà nel suo viaggio lungo la Galilea? More...

gen
16
2012

PASSIONE MISSIONARIA, DI PASSO IN PASSO PER IL MONDO

        La passione missionaria ti nasce dentro e va crescendo sempre di più senza renderti conto di quello che accade. Sì, è vero, ognuno di noi può essere missionario nel luogo dove si trova, ma è altrettanto vero che il "fuoco missionario" ti spinge ad andare oltre..... Ed allora, se ti lasci trasportare, ti accorgi che questo fuoco si concretizza nell'amore: AMORE PER LE TERRE DI MISSIONE, AMORE PER LA GENTE CHE INCONTRI, AMORE PER UN POPOLO CHE TI ACCOGLIE. More...

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