Feb
16
2014
“Certamente tutti noi siamo chiamati a crescere come evangelizzatori. Al tempo stesso ci adoperiamo per una migliore formazione, un approfondimento del nostro amore e una più chiara testimonianza del Vangelo. In questo senso, tutti dobbiamo lasciare che gli altri ci evangelizzino costantemente; questo però non significa che dobbiamo rinunciare alla missione evangelizzatrice, ma piuttosto trovare il modo di comunicare Gesù che corrisponda alla situazione in cui ci troviamo. In ogni caso, tutti siamo chiamati ad offrire agli altri la testimonianza esplicita dell’amore salvifico del Signore, che al di là delle nostre imperfezioni ci offre la sua vicinanza, la sua Parola, la sua forza, e dà senso alla nostra vita.”
Il Taccuino di marcia dei MdS si arricchisce di una nuova pagina di vita fraterna alla luce dell’esortazione apostolica “EvangeliiGaudium” di Papa Francesco.
Domenica 9 Febbraio 2014 la fraternità itinerante MdS si è ritrovata all’Oasi S. Francesco, presso le Suore cappuccine dell’Immacolata di Lourdes di Termini Imerese, vivendo così una giornata tra fraternità e preghiera, proponendo uno spazio e un tempo di Ascolto profondo, intimo e al contempo comunitario, lasciando germogliare interiormente le preziose indicazioni che Papa Francesco ha donato attraverso la stessa Esortazione Apostolica.
A partire dalla lettura del testo (rif. 121, 120 et al.,EvangeliiGaudium), il tema si è sviluppato da una proficua condivisione, mettendo così in risalto alcuni aspetti essenzia-li e operativi dell’essere fraternità evangelizzatrice. La parola chiave che ha dato inizio alla giornata è stata ACCOGLIENZA.
Un’Accoglienza che non è solamente in relazione all’altro ma ancor prima è un’accoglienza del vuoto, dell’assenza, dell’imprevisto, dell’alternativa,affinchè possiamo stare in attesa e lasciare spazio allo Spirito Santo di agire nella nostra vita, nella nostra quotidianità. Un accoglienza, ancora, che si esprime nella creazione di un senso dello stare insieme condiviso, nello sforzo di integrare nuovi modi di intendere l’evangelizzazione oggi.
Il Papa ci invita a crescere come evangelizzatori, ed è così che attraverso le dinamiche gruppali realizzate nell’incontro del pomeriggio abbiamo fatto esperienza di cosa può significare crescere come evangelizzatori, cioè consapevolizzare “il come” siamo stati evangelizzatori/testimoni e annunciatori della Parola di Dio e cogliere allo stesso tempo la trasformazione sempre in atto del testimoniare e comunicare l’amore del Padre verso i suoi figli. Siamo stati chiamati a riflettere sul nostro modo di amare i fratelli a partire dalle relazioni prossime di ciascun Missionario di Strada ed è per questo motivo che a fine giornata abbiamo sperimentato la forza e la coesione scaturita dallo stare insieme e dal continuare a scrivere insieme la storia della nostra vita fraterna. Una narrazione che usa non lettere o parole scritte, ma frammenti di vita che si integrano l’uno con l’altro, permettendo di offrire come dono di gratitudine la voglia di camminare insieme nella gioia.
Riportiamo altri due stralci dell’esortazione Apostolica che ci hanno accompagnato durante la giornata, affinchè i nostri passi realizzati tra queste preziose pagine della Vangelii Gaudium possano essere anche i vostri passi.
120. Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare ad uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni. La nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati. Questa convinzione si trasforma in un appello diretto ad ogni cristiano, perché nessuno rinunci al proprio impegno di evangelizzazione, dal momento che, se uno ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo, non può attendere che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni. Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù.
9.Ogni esperienza autentica di verità e di bellezza cerca per se stessa la sua espansione, e ogni persona che viva una profonda liberazione acquisisce maggiore sensibilità davanti alle necessità degli altri. Comunicandolo, il bene attecchisce e si sviluppa. Per questo, chi desidera vivere con dignità e pienezza non ha altra strada che riconoscere l’altro e cercare il suo bene.
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