Apr
7
2012
La Pasqua è passaggio da morte a vita, movimento che passa per il silnezio del sabato santo, esperienza di confronto con il limite umano. Si, l’esperienza della morte mostra l’impotenza umana, l’incapacità di mostrarsi forti da soli. È una realtà che fa paura, proprio la paura di morte potrebbe dis-orientare tutta la vita fino a farla intendere come una continua sfida a cui dover rispondere per dimostrare che si è altro: forti, onnipotenti, capaci di farcela da soli.
Eppure la chiesa oggi, sabato santo, celebra il giorno del silenzio, è un giorno in cui l’ebraismo vieta ogni lavoro, è il giorno in cui non si lavora, è il giorno del riposo, un giorno improduttivo dal punto di vista del fatturato o delle cose da fare. Il cristiano si ritrova di fronte a questa esperienza: ha contemplato l’atto della consegna totale di Gesù, sulla croce ha visto il Maestro bistrattato, ferito, beffeggiato, ucciso. Un corpo inerme ora è quello che custodisce la promessa di una vita nuova, di una vita che vince anche la morte. More...