ago
20
2016

Ripartire dall'Accoglienza

      La Parola che ci viene consegnata in questa XXI domenica del Tempo Ordinario, ha un’apertura stupefacente. Il Signore, per bocca di Isaia (66, 18-21) dice: «Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria… Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, … come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore. Anche tra loro mi prenderò sacerdoti levìti, dice il Signore».

       Lo straniero, colui che prima non poteva vantarsi di “elezione” e doveva sentirsi inferiore, ora diventa offerta sacra da presentare al Signore. La portata di questa affermazione è straordinaria perché introduce al tema della santità divina che è tesa ad incontrare e non a separare. A creare comunione e non esclusi!More...

giu
5
2016

Beatificazione nel Duomo di Monreale

         Vivremo a giorni l’Evento della Beatificazione di sr Maria di Gesù Santocanale vissuta tra Palermo e Cinisi nella seconda metà dell’Ottocento e morta nel 1923.

         La Chiesa di Monreale è in festa perché annovera tra i suoi numerosi santi anche la Signora Madre, così come veniva chiamata dai cinisensi per il suo fare materno e nobile. 

          La vita di Carolina, così al secolo, ha una comunanza tipica con la storia di molti santi e cioè la capacità di fare di un evento doloroso, come la morte del nonno, un’occasione per aprirsi con fiducia a Dio. È così che la giovane dinanzi al capezzale del nonno morente si apre alla chiamata di consacrazione.More...

giu
5
2016

Spossessati della morte

    Il Vangelo (Lc 7, 11 - 17) di oggi ci fa assistere ad un evento esemplare, un corteo di morte incrocia un corteo di vita guidato da Gesù e da Lui viene toccato e trasformato in un nuovo corteo di vita che si riorienta verso la città. Anche la lettura dal primo libro dei Re (17, 17ss.) racconta di un episodio in cui il figlio di una vedova di Sarepta di Sidòne ha perso la vita.

    Episodi di morte come quello che in questi giorni ha colpito l’esistenza del tredicenne Michele che investito a Palermo, mentre attraversava la strada, non è sopravvissuto. Sorge spontaneo l’interrogativo su come affrontare la vita che appare necessariamente orientata alla morte, o su che cosa significa tornare a vivere.More...

mag
29
2016

Prospettiva inversa, essere Comunione e non possesso

   In questa domenica, solennità del Corpus Domini, stiamo a meditare una pagina evangelica a noi molto cara (Lc 9, 11 – 17) e che viene a darci le coordinate per intendere la portata della Missione di evangelizzazione che la nostra Fraternità ha condiviso negli anni.

È conferma, la celebrazione di oggi, che il cuore di Gesù viene ad incontrare i desideri umani e ad orientarli dando loro significato.

A volte, infatti, ci sorprendiamo girovaghi nel cammino della vita, incapaci di dare direzione e di mantenere quanto precedentemente intuito. È così che l’umanità sperimenta frustrazione, senso di impotenza, ripiegamento e, nel peggiore dei casi, fuga dalla realtà!More...

mag
15
2016

Scoprirsi desiderio di Dio

    A compimento della Missione di strada che ha attraversato la Comunità di Danisinni celebriamo, oggi, la Pentecoste, intuendo in questa “coincidenza” un senso inatteso che esplica ulteriormente l’esperienza vissuta in questi giorni.

   Ci chiediamo il significato di questa festa che Israele continua a celebrare quale Evento in cui ha ricevuto la Torah e cioè le Tavole della Legge su cui stava scritta la via per vivere la relazione con Dio e con il resto dell’umanità.

   Il cristiano fa un’esperienza ulteriore in quanto Pentecoste è immersione nella relazione con Dio, non una mera osservanza di norme ma un vivere con il Signore. Per qualcuno, comprendo, questa potrebbe essere solo una disquisizione filosofeggiante ma per la Comunità cristiana ciò viene a raccontare il senso ultimo della propria esistenza.More...

mag
8
2016

Gli ultimi hanno il primato nel cuore di Dio

      Danisinni si appresta, oggi, ad iniziare una nuova esperienza di primo Annuncio così come è nello stile della missione francescana. Un tempo in cui le vie del Rione saranno attraversate dalla Grazia, e dall’Annuncio della buona notizia, quella che dona alla vita di ciascuno una prospettiva inedita che viene dall’alto e che permette di stare nelle cose quotidiane con un fare nuovo.More...

apr
3
2016

Il Rischio della Pasqua

      Abbiamo vissuto un tempo di attesa, quaranta giorno di cammino per arrivare alla meta e da due giorni ci siamo immersi nel triduo pasquale per arrivare, ora, a questa notte in cui abbiamo visto prorompere la Luce della Pasqua.

     Che senso ha tale liturgia così preziosa per noi cristiani? Quale è il significato della Pasqua che ogni anno celebriamo quale centro della nostra vita?

       Ora la Parola ci pone innanzi un luogo: un sepolcro vuoto in cui c’è l’assenza di Dio. Un luogo dove in realtà non possiamo trovare risposte alla nostra vita,  il cristiano è colui che smette di rivolgere il suo sguardo verso il sepolcro vuoto e ascoltando il Maestro si volge alla sua Parola per iniziare un cammino nuovo.More...

mar
22
2016

Il potere sulla propria vita

      Oggi, martedì santo, si torna a parlare dell’Amore, quello vero, quello che non viene meno nonostante tutto. L’arte di amare è davvero frutto della maturità dell’essere umano, l’amore insipiente e passeggero di un momento è altra cosa, il part-time utilitaristico equivale più ad un uso reciproco ma non può dirsi amore.

      La cornice in cui se ne parla è quella dell’ultima cena e, in particolare, della ferita che ne deriva.More...

gen
31
2016

Quale sarà il tuo OGGI?

      Una pagina di profonda tenerezza è quella che apre la Parola di Dio di questa IV domenica del tempo ordinario con la dichiarazione che Dio fa a Geremia: «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto» (Ger 1, 4ss).

     Pensare che il Padre vive in attesa dei figli che ancora non sono, è il desiderio di Dio a precedere la vita di ogni essere umano!

      Sentirsi desiderati è la forza che regge la vita di ogni persona e questo riconoscimento legittima la missione che, successivamente, Dio affida: «oggi io faccio di te come una città fortificata… contro tutto il paese». Seppure a primo acchito potrebbe passare un’immagine guerresca in realtà è una chiarificazione che permette di dare ordine e forza alle cose della vita.

     Fino a quando cercheremo nell’altro il riconoscimento che solo Dio può attribuirci, l’esistenza trascorrerà in una sorta di mendicanza e, conseguentemente, aggressività per la delusione ricevuta.More...

gen
10
2016

Riconoscersi nella precarietà

       La festa del Battesimo di Gesù che celebriamo in questa domenica, ci rivela in modo nuovo il mistero del Natale. Se la nascita di Gesù manifesta l’ingresso di Dio nella precarietà umana, il battesimo rappresenta il Suo avvicinarsi fino alla comunanza (nel senso di “prendere su di sé”) con il peccato dell’uomo.

      Gesù è già entrato nella storia dell’umanità, Dio si è già compromesso, ha già assunto un corpo di carne, ha già mutato la sua condizione eterna, ed ora esplicita ulteriormente fino a che punto sarà disposto a sostenere la relazione con la creatura!More...

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