mar
21
2016

Conserva chi dona

      Ad aprire la settimana santa è un passo del Vangelo di Giovanni davvero eloquente: Maria che unge i piedi di Gesù e, poi, li asciuga con i suoi capelli. Ci chiediamo il perché di questo gesto ed il senso di trovarlo a principio della settimana che si concluderà con la Pasqua.

Si tratta di un episodio raccontato, seppure in modo diverso, da tutti i Vangeli, in particolare solo Luca anziché collocarlo a Betania lo sposta in Galilea. Ci racconta (Lc 7, 36ss.), infatti, di una donna, peccatrice, che in casa di Simone il fariseo si china dinanzi a Gesù lavando i suoi piedi con le lacrime e asciugandoli con i suoi capelli: “venne con un vasetto di olio profumato; fermatasi dietro a lui, si rannicchiò ai suoi piedi e cominciò a bagnarli di lacrime; poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato”. Mentre Simone era rimasto spettatore di quella scena, poiché aveva accolto solo formalmente Cristo, lei invece si era donata in pienezza fidandosi di Lui e non tenendo conto dei pregiudizi.More...

mag
30
2015

Siamo fatti per la Comunione

   Padre Florenskij, grande pensatore russo dello scorso secolo, un giorno ebbe a dire che ogni problema è riducibile alla Santissima Trinità, come ad intendere che per affrontare le questioni della vita sarebbe necessario conoscere il mistero del nostro Dio trinitario.

Condividendo la prospettiva del maestro appartenente alla Chiesa ortodossa, nostra sorella, ritengo necessario approfondire questo fondamento della nostra fede, e lo facciamo proprio oggi domenica della SS. Trinità.More...

mar
29
2015

L'Amicizia ha un prezzo

      Ogni volta che torna la Domenica delle Palme mi pare di ritrovare le immagini della mia infanzia, quelle in cui il fascino delle fronde d’ulivo agitate al cielo significavano l’aria di Festa e al contempo l’apertura di una settimana che, sapevo già, avrebbe visto la sosta dal venerdì alla notte santa. Festa e silenzio, stupore e dolore, accomunati da un’aria di festa che mista a melanconia e gioia raccontava il mistero pasquale, troppo intenso per essere raccontato a parole.
Ancora oggi il Vangelo ci rimanda alle stesse scene, quelle di duemila anni, che continuano a rivelarci il Mistero dell’amicizia di Dio e dell’incomprensione dell’uomo.More...

feb
22
2015

Un'altra Quaresima per un'altra Pasqua

    Un’altra Quaresima per un’altra Pasqua il cammino cristiano è una continua scoperta. In realtà il cammino quaresimale ci permette di misurare la distanza dalla Pasqua, cioè indica che siamo distanti quaranta giorni dalla meta. C’è un rimando significativo ai quarant’anni dell’Esodo nel deserto, il tempo di vita di una generazione. Il tempo quaresimale, infatti, costituisce l’invito a lasciarsi rigenerare dal Signore proprio perché l’esperienza battesimale non si può dire conclusa una volta e per tutte, ma costituisce l’entrare in una nuova storia. È l’ingresso nel tempo quale Kairòs (tempo di grazia in cui Dio parla) ad essere donato all’uomo con il battesimo, il tempo non è più percepito come uno scorrere sequenziale di giorni (cronos) ma luogo in cui Dio si rivela: conosciamo Dio non in un luogo prestabilito ma vivendo i nostri giorni stando alla sua presenza in ascolto della sua Parola.More...

feb
15
2015

Rovina o salvezza?

 Nella pagina del Vangelo di oggi (Mc 1, 40 – 45) ci viene presentato l’incontro di un lebbroso con Gesù, il primo chiede di essere purificato e il secondo risponde lasciandosi “contagiare”. Giusto poco prima il Vangelo narrava la scena degli indemoniati che all’arrivo di Gesù avevano reagito inveendo “Sei venuto a rovinarci”, come se si sentissero minacciati dalla sua presenza.
In realtà l’intervento di Gesù viene a separare ciò che è puro da ciò che non lo è, ciò che appartiene alla vera dignità dell’essere umano, da ciò che è menzognero e, pertanto, motivo di compromesso e doppiezza di vita.More...

feb
8
2015

Oltre la spettacolarizzazione c'è l'Amore

      È paradossale che il Vangelo di Marco (1, 29 - 39) oggi ci presenti il primo miracolo di Gesù descrivendocelo come una guarigione dalla febbre, ci saremmo aspettati un’apertura un po’ più eclatante, quasi da grande schermo così come è la mentalità del nostro tempo!
         Eppure Gesù non esita ad interessarsi e ad intervenire nel prendersi cura della suocera di Pietro la quale, una volta guarita, inizierà a servirli. Noi potremmo fermarci alla prima parte cioè a guardare il miracolo in sé, ma quello è solo strumentale per rimandare ad altro. Anche nel caso dei miracoli più d’effetto, come il ritorno alla vita di Lazzaro, ciò che conta è la conseguenza del segno operato da Gesù. More...

feb
2
2015

Il perdono non ha prezzo

     La celebrazione della Festa della Presentazione del Signore, si apre con parole eloquenti: “Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia” (Ml 3, 1 - 4).
         Il messaggero del Signore purificherà cioè separerà l’uomo da ciò che non appartiene alla sua verità e dignità e, in questo modo, gli permetterà di presentare a Dio l’offerta secondo giustizia.
         Di quale giustizia si parla? E di quale purificazione abbisogna l’essere umano? More...

gen
25
2015

Oggi è il tempo!

   Il Vangelo di questa domenica (Mc 1, 14-20) si apre con un’affermazione prorompente: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo”. Non c’è più da aspettare, non c’è un altro tempo ma l’ora è questa!More...

gen
6
2015

Epifania: sentire la vita quale scoperta di un Dono.

   Il Vangelo di oggi, Solennità dell’Epifania del Signore, ci appare con un fascino particolare: quello del Natale che incrociando il cammino dell’umanità chiede di entrare nella logica del Dono.
       I primi testimoni di questo crocevia, divino e umano, sono proprio i Magi, uomini che dall’oriente si spingono avanti alla ricerca della Luce, quella vera. Anche a loro non bastano gli astri, non sono fermi alle luci che illuminano il mondo ma scrutano i segni per andare oltre ed abbeverarsi alla sorgente dell’esistenza. Ci rendiamo ben conto, con loro, che le tante soddisfazioni della vita non riescono ad estinguere la profonda nostalgia del Bene, si tratta di un desiderio che solo l’incontro con il Signore può colmare. More...

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