apr
26
2015

Custodi e non padroni

       In questa IV domenica di Pasqua il Vangelo di Giovanni (10, 11-18) recupera il volto del Pastore per dare ulteriormente significato all’esperienza pasquale. Il Cristo è morto e risorto per donare la vita, quella vera, all’umanità che si rivolge a Lui, per custodirla e condurla ai pascoli erbosi dell’eternità.

       Gesù continua la sua rivelazione e  quella del Padre dicendo: “Io sono il Pastore buono e bello”. Il nome di Dio che conosceva bene la tradizione d’Israele e cioè “Io sono”, ora viene declinato con la caratteristica della bontà e della bellezza del pastore. In quel “Io sono”, rivelato per la prima volta a Mosè, Dio si era manifestato come il presente, letteralmente traducibile con “Io sono qui colui che sono qui”. È il Dio della storia, il Dio che si fa compagno di cammino e, proprio lungo la strada, rivela la sua identità quale “luce, pane di vita, sorgente d’acqua che zampilla, via verità e vita, il Risorto”.More...

apr
12
2015

Misericordia e non sacrifici...

         Papa Francesco ieri sera ha consegnato la bolla d’indizione del prossimo anni giubilare, anno della Misericordia, a sei rappresentanti dei diversi continenti del mondo. È insito il desiderio di portare in ogni angolo della terra l’Annuncio della misericordia del Signore.
         Non a caso oggi è la Domenica della divina misericordia e, prima ancora, è la Domenica in Albis cioè la domenica in cui le bianche (albis) vesti dei battezzandi venivano deposte. Infatti quanti venivano battezzati durante la notte di Pasqua tenevano per tutta la settimana la veste bianca segno della loro nuova dignità di figli di Dio rinati in Cristo. C’è un profondo collegamento tra la veste nuziale e la misericordia, la vita nuova ed il generare.More...

mar
29
2015

L'Amicizia ha un prezzo

      Ogni volta che torna la Domenica delle Palme mi pare di ritrovare le immagini della mia infanzia, quelle in cui il fascino delle fronde d’ulivo agitate al cielo significavano l’aria di Festa e al contempo l’apertura di una settimana che, sapevo già, avrebbe visto la sosta dal venerdì alla notte santa. Festa e silenzio, stupore e dolore, accomunati da un’aria di festa che mista a melanconia e gioia raccontava il mistero pasquale, troppo intenso per essere raccontato a parole.
Ancora oggi il Vangelo ci rimanda alle stesse scene, quelle di duemila anni, che continuano a rivelarci il Mistero dell’amicizia di Dio e dell’incomprensione dell’uomo.More...

mar
1
2015

Più che cercare fuori si tratta di vedere dentro: II di Quaresima

   Nel mentre che è appena iniziata la Missione a Villabate (PA) dove i MdS tornano dopo quattro anni. La Parola di questa seconda domenica del Tempo di Quaresima ci appare come un invito a lasciare accendere il desiderio di Dio nella nostra vita. È Lui ad affascinarci ma l’apertura alla sua Luce dipende da ciascuno di noi, dalla fiducia con cui ci apriamo alla sua proposta.More...

feb
22
2015

Un'altra Quaresima per un'altra Pasqua

    Un’altra Quaresima per un’altra Pasqua il cammino cristiano è una continua scoperta. In realtà il cammino quaresimale ci permette di misurare la distanza dalla Pasqua, cioè indica che siamo distanti quaranta giorni dalla meta. C’è un rimando significativo ai quarant’anni dell’Esodo nel deserto, il tempo di vita di una generazione. Il tempo quaresimale, infatti, costituisce l’invito a lasciarsi rigenerare dal Signore proprio perché l’esperienza battesimale non si può dire conclusa una volta e per tutte, ma costituisce l’entrare in una nuova storia. È l’ingresso nel tempo quale Kairòs (tempo di grazia in cui Dio parla) ad essere donato all’uomo con il battesimo, il tempo non è più percepito come uno scorrere sequenziale di giorni (cronos) ma luogo in cui Dio si rivela: conosciamo Dio non in un luogo prestabilito ma vivendo i nostri giorni stando alla sua presenza in ascolto della sua Parola.More...

feb
18
2015

La meta racconta della qualità della vita

     Quale è la novità della Quaresima? Forse per quaranta giorni è bene pensare al proprio cammino di conversione come se questo fosse un segmento limitato, dei giorni del cristiano? In realtà l’atteggiamento di continua conversione, e cioè di permanente ricerca di Dio, è l’esperienza propria del cristianesimo. Non può esserci cristiano che non sia “cercatore”, discepolo di Cristo che non sosti per ascoltare e discernere la voce del Maestro.
L’essere umano, proprio perché tale, è in continuo divenire, non siamo mai quelli di ieri ed ogni giorno diventa l’occasione per lasciarsi incontrare da Dio e per scoprirlo nei meandri della propria via. Eppure l’esistenza quotidiana potrebbe rimanere caos informe, movimento senza meta, e ciò dipende dalla volontà di ciascuno,dai desideri che nutriamo nel profondo del cuore.More...

feb
15
2015

Rovina o salvezza?

 Nella pagina del Vangelo di oggi (Mc 1, 40 – 45) ci viene presentato l’incontro di un lebbroso con Gesù, il primo chiede di essere purificato e il secondo risponde lasciandosi “contagiare”. Giusto poco prima il Vangelo narrava la scena degli indemoniati che all’arrivo di Gesù avevano reagito inveendo “Sei venuto a rovinarci”, come se si sentissero minacciati dalla sua presenza.
In realtà l’intervento di Gesù viene a separare ciò che è puro da ciò che non lo è, ciò che appartiene alla vera dignità dell’essere umano, da ciò che è menzognero e, pertanto, motivo di compromesso e doppiezza di vita.More...

feb
8
2015

Oltre la spettacolarizzazione c'è l'Amore

      È paradossale che il Vangelo di Marco (1, 29 - 39) oggi ci presenti il primo miracolo di Gesù descrivendocelo come una guarigione dalla febbre, ci saremmo aspettati un’apertura un po’ più eclatante, quasi da grande schermo così come è la mentalità del nostro tempo!
         Eppure Gesù non esita ad interessarsi e ad intervenire nel prendersi cura della suocera di Pietro la quale, una volta guarita, inizierà a servirli. Noi potremmo fermarci alla prima parte cioè a guardare il miracolo in sé, ma quello è solo strumentale per rimandare ad altro. Anche nel caso dei miracoli più d’effetto, come il ritorno alla vita di Lazzaro, ciò che conta è la conseguenza del segno operato da Gesù. More...

feb
2
2015

Il perdono non ha prezzo

     La celebrazione della Festa della Presentazione del Signore, si apre con parole eloquenti: “Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia” (Ml 3, 1 - 4).
         Il messaggero del Signore purificherà cioè separerà l’uomo da ciò che non appartiene alla sua verità e dignità e, in questo modo, gli permetterà di presentare a Dio l’offerta secondo giustizia.
         Di quale giustizia si parla? E di quale purificazione abbisogna l’essere umano? More...

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