feb
15
2015

Rovina o salvezza?

 Nella pagina del Vangelo di oggi (Mc 1, 40 – 45) ci viene presentato l’incontro di un lebbroso con Gesù, il primo chiede di essere purificato e il secondo risponde lasciandosi “contagiare”. Giusto poco prima il Vangelo narrava la scena degli indemoniati che all’arrivo di Gesù avevano reagito inveendo “Sei venuto a rovinarci”, come se si sentissero minacciati dalla sua presenza.
In realtà l’intervento di Gesù viene a separare ciò che è puro da ciò che non lo è, ciò che appartiene alla vera dignità dell’essere umano, da ciò che è menzognero e, pertanto, motivo di compromesso e doppiezza di vita.More...

feb
8
2015

Oltre la spettacolarizzazione c'è l'Amore

      È paradossale che il Vangelo di Marco (1, 29 - 39) oggi ci presenti il primo miracolo di Gesù descrivendocelo come una guarigione dalla febbre, ci saremmo aspettati un’apertura un po’ più eclatante, quasi da grande schermo così come è la mentalità del nostro tempo!
         Eppure Gesù non esita ad interessarsi e ad intervenire nel prendersi cura della suocera di Pietro la quale, una volta guarita, inizierà a servirli. Noi potremmo fermarci alla prima parte cioè a guardare il miracolo in sé, ma quello è solo strumentale per rimandare ad altro. Anche nel caso dei miracoli più d’effetto, come il ritorno alla vita di Lazzaro, ciò che conta è la conseguenza del segno operato da Gesù. More...

feb
2
2015

Il perdono non ha prezzo

     La celebrazione della Festa della Presentazione del Signore, si apre con parole eloquenti: “Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia” (Ml 3, 1 - 4).
         Il messaggero del Signore purificherà cioè separerà l’uomo da ciò che non appartiene alla sua verità e dignità e, in questo modo, gli permetterà di presentare a Dio l’offerta secondo giustizia.
         Di quale giustizia si parla? E di quale purificazione abbisogna l’essere umano? More...

gen
11
2015

Essere fecondi in Cristo

   Oggi la celebrazione del Battesimo del Signore viene ad interpellare il mondo cattolico chiedendo fecondità di vita, testimonianza di luce nuova per illuminare la terra. Quale lo spessore della nostra fede? A chi è rivolta e quale è il senso della nostra vita? Come può essere segno per l’umanità la testimonianza cristiana quando proprio in queste ore apprendiamo dell’ennesimo eccidio in Nigeria, circa 2000 vittime, per mano dell’integralismo islamico.
Domande che trovano ulteriore riscontro dal confronto con la pagina del Vangelo (Mc 1, 7-11)  di questa domenica, sobria ed eloquente, densa di significato e già preparata dalle parole di Isaia 55. Il profeta invitava a cercare nutrimento nel Signore cessando di impiegare le proprie energie verso ciò che non nutre. More...

gen
6
2015

Epifania: sentire la vita quale scoperta di un Dono.

   Il Vangelo di oggi, Solennità dell’Epifania del Signore, ci appare con un fascino particolare: quello del Natale che incrociando il cammino dell’umanità chiede di entrare nella logica del Dono.
       I primi testimoni di questo crocevia, divino e umano, sono proprio i Magi, uomini che dall’oriente si spingono avanti alla ricerca della Luce, quella vera. Anche a loro non bastano gli astri, non sono fermi alle luci che illuminano il mondo ma scrutano i segni per andare oltre ed abbeverarsi alla sorgente dell’esistenza. Ci rendiamo ben conto, con loro, che le tante soddisfazioni della vita non riescono ad estinguere la profonda nostalgia del Bene, si tratta di un desiderio che solo l’incontro con il Signore può colmare. More...

gen
4
2015

Destarsi dalle luci per vedere la Luce

    Torna oggi la pagina del prologo di Giovanni (Gv 1, 1 - 18) attraverso cui l’evangelista ci racconta il senso della nascita di Gesù. Sembra che il quarto Vangelo appositamente eluda i racconti della natività per aprirci ad una Verità nascosta che, altrimenti, potrebbe rimanere taciuta perché presi dalle immagini più esteriori.  Come, ad esempio, se l’animazione, durante la Missione di Strada, acquisisse più importanza dell’Adorazione serale.More...

dic
28
2014

L'umanità ha ancora diritto a ritrovarsi come Famiglia

    Vediamo come, ancora oggi, la Sacra Famiglia continua ad essere modello e sostegno in un contesto in cui l’istituto familiare sembra essere minacciato nella sua identità profonda, come a dire che non è più vero che un uomo ed una donna sono chiamati a creare famiglia poggiando la loro scelta il Dio, ed aprendosi alla paternità e alla maternità quale vocazione di vita!More...

dic
25
2014

Natale è chiamata a custodire la Vita

    La celebrazione del Natale a primo acchito ci rimanda proprio alla responsabilità che abbiamo delle reciproche vite, ciascuno chiamato a custodire la vita altrui. Gesù sarà custodito prima di tutto da Maria e Giuseppe e, al contempo, Lui custodirà tanti che incontrerà lungo il cammino fino a donarsi dalla Croce all’umanità intera.
Il pensiero torna, questa sera, al presepe di Betlemme, cioè a quel luogo definito da un recinto come una mangiatoia o una greppia, l’unico luogo ove trovò posto e custodia il Figlio di Dio che veniva nel mondo.More...

dic
13
2014

L'Evangelizzazione: dalle aspettative al desiderio

   L’Evangelizzazione scaturisce dall’avere accolto la Luce che ha illuminato le nostre vite e proprio il Vangelo di questa III Domenica di Avvento ci rimanda al senso di questa esperienza.
Si, è un chiaro invito a riconoscere chi siamo e chi è Dio che si rivela a noi. Chiarificare la propria identità permette di aprirsi al Signore con fare nuovo,infatti, più ci si confonde in merito a chi siamo e più è difficile volgersi al Creatore.
        Giovanni dà testimonianza alla Luce, è questa la prima identità dell’uomo: ricordare la Luce. È proprio bella questa espressione in quanto la Luce rappresenta l’amore di Dio, il suo donare vita, il suo relazionarsi con misericordia. Ricordare la Luce, con la propria vita, equivale ad attestare di essere dono, di essere desiderati e, nel caso specifico, frutto di un amore disinteressato che vuole dare dignità fino al Cielo stesso: sentirsi riconosciuti quali figli.
        Il Testimone, inoltre, non “afferra” la Luce maMore...

nov
30
2014

Recuperare il senso dell'Attesa

   Iniziamo questo tempo di Avvento con un respiro ecumenico: "Celebrare l'Avvento, significa saper attendere, e l'attendere è un'arte che, il nostro tempo impaziente, ha dimenticato. Il nostro tempo vorrebbe cogliere il frutto appena il germoglio è piantato; così, gli occhi avidi, sono ingannati in continuazione, perché il frutto, all'apparenza così bello, al suo interno è ancora aspro e, mani impietose, gettano via, ciò che le ha deluse. Chi non conosce l'aspra beatitudine dell'attesa, che è mancanza di ciò che si spera, non sperimenterà mai, nella sua interezza, la benedizione dell'adempimento". Risuonano ancora con grande attualità queste parole pronunciate da Dietrich Bonhoeffer, il 2 dicembre 1928, durante il Sermone sulla prima domenica di Avvento.More...

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